Witsel
sbaglia un rigore sotto gli occhi di Braida
Pubblicato nell'edizione della Gazzetta dello Sport del 4 giugno 2011
Serataccia
per il belga che piace al Milan: pari con la Turchia, playoff a rischio
NICOLO'
LICATA
BRUXELLES - Il fatto di essere l' osservato
speciale di un grande club lo avrà forse consolato un po': perché ieri a
Bruxelles, sotto gli occhi dell' inviato del Milan, il d.s. Ariedo Braida, Axel
Witsel con il suo Belgio ha fatto un passo indietro nella corsa ai play off per
Euro 2012, e per sua colpa, visto che ha sbagliato il rigore del 2-1.
La Turchia di
Hiddink inseguiva e insegue la nazionale del centrocampista che piace ai
rossoneri: però ha una partita in più da giocare. L' 1-1 di ieri (gol del belga
Ogunjimi, pareggio di Yilmaz) fa tirare un sospiro di sollievo a Hiddink: la
qualificazione è ancora possibile.
Test E tutta
da giocare è la personale partita di Witsel con il club italiano: sotto gli
occhi di Braida, Axel non ha brillato. Se il Milan cerca una mezzala sinistra,
lui (destro naturale) non corrisponde ai requisiti. Ieri Witsel agiva da
mezzapunta centrale e in fase di non possesso, forse per la statura, faceva da
seconda punta e a volte da punto di riferimento. E' stato pigro in fase
difensiva: poco movimento e poca forza per uno che ha nel fisico l' arma
migliore. Erroraccio Tocchi leggeri e regia avanzata del gioco oltre ad un buon
fisico: queste sono le sue qualità, aggiunte alle duttilità, anche se da ala
destra è meglio che da ala sinistra. Ma ieri (forse per il peso dello sguardo
di Braida) Witsel ha mostrato la pallida copia di se stesso.
Nel secondo
tempo, si è spesso smarcato sulla sinistra, ma raramente ha bruciato l'
avversario. Come se non bastasse, sull' 1-1 si è mangiato una vittoria
fondamentale battendo un rigore con indolenza. Ha salvato la sua prestazione
negli ultimi minuti quando, con la sua prima chiusura difensiva, dopo 40 metri
di corsa ha evitato alla Turchia di concludere un contropiede micidiale. Anche
per lui, sotto gli occhi di Braida, è finita in pareggio.
Licata
Nicolo'© RIPRODUZIONE RISERVATA
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