lunedì 16 aprile 2012

AMSTEL GOLD RACE 2012


Enrico Gasparotto ha brindato e si è bevuto l’Amstel, rotto l’incantesimo!

VALKENBURG (Olanda, 15/04/2012) - Un impresa di Enrico Gasparotto ha deciso l’Amstel Gold Race 2012. Sul Cauberg, il “biondo” dell'Astana ha battuto il belga Jelle Vanendert (Lotto) e lo slovacco Peter Sagan (Liquigas). Gasparatto, che non vinceva da due anni (5a tappa della Tirreno-Adriatico 2010), ha finalmente rotto l’incatesimo che negava una grande classica ad un corridore italiano. L’ultimo urlo di gioia fu quello di Damiano Cunego al Giro di Lombardia del 2008. Per la verità poi ci fu la Freccia Vallone di Davide Rebellin nel 2009, ma poi Rebelix fu squalificato.
In ogni caso, ora possiamo finalmente gridare al mondo che la maledizione è finalmente rotta!

Il Gaspa, che nel 2010 era salito sul 3° gradino del podio della corsa olandese, è stato autore di una corsa perfetta, agevolata dal finale infiammante di Oscar Freire.

Ricapitoliamo il film della corsa
dopo circa 40 chilometri, si sono sganciati 7 corridori: 
Pello Bilbao (Euskaltel-Euskadi), Romain Bardet (Ag2r), Cedric Pineau (FDJ-BigMat), Simone Stortoni (Lampre-ISD), Steven Caethoven (Accent.Jobs-Veranda'sWillems), Raymond Kreder e Alex Howes (Garmin-Barracuda), poi raggiunti da Eliot Lietaer (Topsport Vlaanderen) e Sébastien Delfosse (Landbouwkrediet-Euphony). Il gruppo ha lasciato fare, e quando il vantaggio ha quasi raggiunto il quarto d’ora, Radioshack-Nissan, BMC e Katusha hanno preso la corsa in mano, e l’accelerazione del Gruppo ha provocato i ritiri di due seri pretendenti al successo: Cadel Evans (BMC) e Matti Breschel (Rabobank).
Sul Kruisberg iniziano i fuochi d’artificio, Mauro Santambrogio da un trenata tremenda, Samuel Sanchez (Euskaltel) perde contatto per un problema meccanico, ma rientrerà grazie all’aiuto dei compagni. Sull'Eyserbosweg Niki Terpstra (Omega Pharma)  mette tutti in fila, ma l'azione si ferma dopo lo scollinamento. 
Sul Fromberg Robert Gesink (Rabobank) va fuori giri e si arrende. Ai meno 14, Boasson Hagen (Team Sky) da una vera menata con lo scopo di arrivare sul terribile Keutenberg con un margine sui migliori scalatori. Davanti invece continua il forcing del neopro fancese  Bardet (impressionante la sua prova), mentre l'americano Howes si arrende alle pendenze del Keutenberg.
Ai meno 10 parte Enrico Gasparotto ma Purito Rodriguez non lascia fare e Bardet è ripreso.
La Katusha controlla e blocca di tentativi di Lars-Petter Nordhaug, Thomas Voeckler e Peter Sagan. 
Poi a 7 chilometri dal traguardo parte chi meno ti aspetti, Oscar Freire. Il tre volte iridato spinge, ma viene ripreso a 200 dalla linea, chiuderà al 4° posto.
Il sogno di Freire si spegne per colpa di quel diavolo di Philippe Gilbert (in netta ripresa) che a meta Cauberg lancia una lunghissima volata. Cedono gli spagnoli, ma resistono Gasparotto, Vanendert e Sagan. Cunego che sembra avere la gamba dei giorni migliori si tocca con Nordhaug e finisce a terra. Negli ultimi 200m Gilbert va in riserva, Sagan sembra involarsi verso il successo, ma a suo turno rimane senza gambe negli ultimi 30metri, Vanendert lo salta, ma il Gaspa si supera e vince con una bici sul belga. Un finale mozzafiato.

Gli altri italiani: benissimo un orami ritrovato Nocentini (9° a solo 4’’), Favilli (13° a 4’’) e Cunego, che senza la caduta sul Cauberg si sarebbe sicuramente giocato la vittoria, mentre Vincenzo Nibali non ha brillato pagando la mancanza di ritmo corsa.

©Nicolo’ Licata

Ordine d'arrivo:
1. GASPAROTTO Enrico (ITA – Astana) 06:32'35 (39,278 km/h) 2. VANENDERT Jelle (BEL – Lotto - Belisol Team) +0" 3. SAGAN Peter (SVK – Liquigas - Cannondale) +2" 4. FREIRE GOMEZ Óscar (ESP – Katusha) +2" 5. VOECKLER Thomas (FRA – Team Europcar) +2" 6. GILBERT Philippe (BEL – BMC Racing Team) +2" 7. SÁNCHEZ GONZALEZ Samuel (ESP – Euskaltel - Euskadi) +2" 8. WEGMANN Fabian (GER – Team Garmin - Barracuda) +4" 9. NOCENTINI Rinaldo (ITA – Ag2r La Mondiale) +4" 10. MOLLEMA Bauke (NED – Rabobank) +4"

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